insubria by Giovanni Bánfi

La storia

2. L'arrivo di Belloveso e la fondazione di Mediolanum

Come è stato evidenziato precedentemente, popolazioni celtiche abitavano già la Pianura Padana prima del VI secolo a.C. Attualmente alcuni archeologi hanno addirittura avvicinato la cultura dei Liguri - popolazione che assieme ai Golasecchiani abitavano già l'Italia nord occidentale - a quella celtica, per la grande somiglianza stilistica e materiale di parecchi reperti recuperati in siti e tombe Liguri. A causa di un esubero della popolazione, il re Ambigatos o Ambicatos inviò i due figli di sua sorella Bellovesos e Sigovesos alla ricerca di nuovi territori da popolare, permettendo loro di portare con se la quantità di persone che volevano per contrastare qualunque eventuale resistenza di altri popoli. I due fratelli partirono in direzioni diverse: seguendo gli auspici che indicarono loro le direzioni, Sigovesos si diresse verso la selva Ercinia (Germania centrale), mentre Bellovesus partì per la penisola italica. Bellovesos e i suoi, una confederazione di tribù composta da Biturigi, Edui, Arverni, Senoni, Ambarri, Carnuti e Aulerci, attraversarono le Alpi divisi in bande governate comunque dal condottiero, che precedeva il gruppo affiancato da gente della tribù degli Insubri (un cantone dell'area occupata dagli Edui dell'attuale Borgogna). Chi racconta i fatti, Tito Livio, parla anche di una successiva battaglia combattuta nei pressi del fiume Ticino contro gli Etruschi, che precedentemente all'arrivo dei galli esercitavano un cerco controllo sulla valle del Po. Teoria molto discussa tra gli studiosi. La storia riportata da Livio, motiva lo stanziamento celtico delle tribù al seguito di Bellovesos nell'attuale area milanese con due fatti abbstanza particolari. A un certo punto della marcia, in una foresta, il cavallo di Bellovesos si bloccò di colpo perchè di fronte a lui si era posta una femmina di cinghiale (la leggendaria "scrofa semilanuta"), animale sacro per i Celti. Questo apparve a Bellovesos come un buon segno. Inoltre il capo celtico venne a sapere che la regione era abitata da una popolazione chiamata Insubri, lo stesso nome di una delle tribù che lo seguivano. In questo vide un altro buon auspicio e dicise di fermarsi e di occupare la zona. In seguito la leggenda narra che venne fondata Mediolanum, che significa "in mezzo alla piana", l'attuale Milano. Fatti leggendari a parte, pare comunque che una prima ondata migratoria composta da Biturigi, Edui e Arverni, oltre ad altre tribù minori, si sia effettivamente stanziata in quest'area precedentemente abitata dagli Insubri - i probabili eredi della cultura di Golasecca. Successive ondate portarono altri popoli celtici ad occupare le terre dalle Alpi alla zona del fiume Esino nelle Marche. Prima i Cenomani nell'area tra le attuali Brescia (Brixia) e Verona, poi i Boi nella zona di Bologna (Felsina) e Rimini (Ariminum), infine i Senoni nell'ultima fase occuparono la zona della Romagna e delle Marche fino ad Ancona - città greco siracusana.

Stele di Bormio

L'effige della scrofa lanuta sul colonnato di piazza Mercanti